giovedì 7 novembre 2013

X-Men Overview (parte 2)


Oggi niente preamboli, dritti al punto!

2. SECONDA GENESI.

La fine degli anni '60 e il disincanto del decennio successivo mal si sposavano con le avventure degli "Uomini-X", ma cui testata conobbe un declino inesauribile fino al 1969. Quell'anno ci furono buono segni di ripresa, ma ormai la Marvel aveva deciso: Uncanny X-Men avrebbe chiuso i battenti. Fino al 1975 la testata si occupò solo di ristampare vecchie storie dei mutanti, mentre la squadra originale appariva saltuariamente in varie testate, come Amazing Spiderman e Fantastic Four. Poi, con "Giant Size X-Men 1", la dirigenza della Casa delle Idee decise di dare una seconda possibilità agli uomini X.  La vecchia squadra era stata rapita e portata su un'isola chiamata "Krakoa", che poi si scoprirà essere un mutante (si, avete letto bene, non c'è nessun errore di battitura, L'ISOLA ERA UN MUTANTE. L'sola intera. Un mutante. L'isola. Mutante. SMETTETELA DI GUARDARMI COSI'! Non sono pazzo!) e Xavier assembla una squadra internazionale per salvare i suoi vecchi pupilli. Fedeli alla linea "Supereroi con superproblemi", abbiamo quindi:



Banshee, dall'Irlanda, in grado di emettere potenti onde sonore che gli permettono, tra le altre cose, di volare; ex-alcolista e agente di polizia

Colosso, dalla Russia, con superforza e corpo ricoperto di acciaio organico; a dispetto dell'aspetto, anima sensibile del gruppo

Nightcrawler, dalla Germania, in grado di teleportarsi, aderire alle superfici e mimetizzarsi nelle ombre; dotato di aspetto demoniaco è uno dei pochi X-Men a cui è negata la possibilità di una vita normale

Sole Ardente, dal Giappone, che può generare scariche di fuoco dal proprio corpo. Un samurai dei giorni nostri, estremamente orgoglioso e leale

Tempesta, dal Kenya. Può controllare gli elementi atmosferici. Strappata alla sua infanzia dalla morte dei genitori, ex-ladra, grazie ai suoi poteri viene scambiata per una Dea pagana nel suo paese d'origine. Xavier la troverà intenta a farsi adorare da una tribù quando deciderà di farla tornare alla civiltà


Thunderbird, nativo americano dalla Riserva. Forza, agilità e velocità incredibili. Caratteraccio orgoglioso che mal sopporta la vita di gruppo e l'autorità costituita da Xavier

Wolverine. Canadese. No, basta, di lui non vi dico altro


Dopo il salvataggio della squadra originale, solo Ciclope rimase nel team, mentre tutti gli altri X-Men scelsero di percorrere strade diverse (almeno per un po'). Presto o tardi, però furono costretti a riunirsi, almeno in parte. Jean Grey, alias Marvel Girl, durante il tentativo di salvataggio di uno Shuttle che rientrava nell'atmosfera terrestre con a bordo lei ed altri X-Men, spinse fino allo stremo i propri poteri, che fino a quel momento erano rimasti sopiti. L'avventura lasciò su di lei cicatrici molto profonde, e l'essere successivamente manipolata da Mastermind, maestro delle illusioni della Confraternita dei Mutanti Malvagi, la condusse sull'orlo della follia, facendo emergere un'entità chiamata Fenice Nera, che si era insediata dentro di lei durante l'incidente dello Shuttle.
Jean, sotto il controllo della Fenice, distrusse un intero sistema solare (non il nostro), radendo al suolo interi pianeti e sterminando decine di razze aliene, prima di tornare in se; ma ormai era troppo tardi. Una razza aliena nota come Shi'ar (ovvero: quello che sarebbe successo se l'uomo non fosse disceso dalle scimmie ma dai volatili) prese in consegna Jean, la processò sulla Luna e decise di condannarla a morte per i propri crimini.
Nonostante tutti gli X-Men si ergessero a difesa della ragazza, alla fine una tristissima Marvel Girl accetta il proprio destino, suicidandosi. 
Inutile dire che Ciclope, fidanzato della ragazza non prende molto bene la cosa, ma anche gli altri X-Men uscirono visibilmente provati da questa avventura e dalla perdita di Jean.

"Ma io ho rivisto Jean Grey su qualche fumetto molto più recente!" Direte voi. E datemi tempo, no?
In fondo, si sa, ci sono solo 3 regole nei fumetti Marvel:
"Non si resuscita Bucky, la spalla originale di Capitan America"
"Non si resuscita Thunderbird" (Ah, si Thunderbird morì nella sua prima avventura, esplodendo insieme ad un aereo…)
"Non si resuscita Gwen Stacy, la prima fidanzata di Spider-Man"
"Non si resuscita lo Zio Ben, amato mentore di Peter Parker"

Tutti gli altri eroi sono delle versioni disegnate di "Ercolino Sempre-in-Piedi". Muoiono e risorgono. Di continuo...

mercoledì 6 novembre 2013

X-Men Overview (Parte 1)


Uhm… Cavoli è passato più di un anno dall'ultima volta che ho scritto un articolo.
Mi avevano rapito gli alieni.
Sono stato a fare un safari in Africa.
Mi hanno sepolto vivo e non riuscivo ad uscire dalla bara.
Mi sono chiuso in un bozzolo di ragnatela per rigenerarmi.
No, non è vero. Sono solo un procrastinatore della peggior specie!
Cooooooooomunque. Se c'è ancora qualcuno di voi all'ascolto, avrei pensato di ricominciare a scrivere qualcosina… Giusto per non perdere il vizio.
Potrebbe essere giunto il momento di parlarvi del fumetto che più di ogni altro ha segnato il mio ingresso nel mondo Marvel. Coloro senza i quali, forse, adesso sarei una persona normale, e non un fumettofilo di prima categoria:

gli X-Men


Al contrario di tutte le altre testate Marvel è abbastanza difficile riassumere i 50 anni di storia dei Mutanti in dieci punti. Ci sono state molte saghe importanti, molte squadre formatesi nell'arco degli anni e un quantitativo impressionante di personaggi morti e risorti. Trattandosi di un fumetto "corale" è quasi impossibile individuare i punti salienti della loro storia, quindi mi perdonerete se mi dilungherò un po' più del previsto.

Appaiono per la prima volta nel settembre del 1963, nell'ormai storico "The X-Men #1 (Vol.1)" ad opera della coppia Stan Lee - Jack Kirby (ovviamente) che, ispirandosi alla "dicciana" Doom Patrol, trasportano i problemi dell'età adolescenziale in un mondo "supereroistico". Gli X-Men degli inizi, infatti, sono adolescenti con superproblemi, incappati per caso in un incidente di percorso chiamato "evoluzione". Sono gli "uomini del domani", che vivono in un mondo in cui, a causa dei loro poteri, sono odiati e temuti dalla maggior parte del genere umano. 
Tutti conoscono il mutante più famoso, ovviamente, quel'artigliato tappetto canadese che risponde al nome di Wolverine (al secolo James "Jimmy-Arma X-Logan" Howlett), e probabilmente altrettanti ormai conosceranno Ciclope, Fenice, Tempesta, Uomo Ghiaccio e Rogue. Vi stupirà sapere però che quelli utilizzati nei vari film targati "20th Century Fox" non sono gli X-Men originali (perlomeno non tutti…).
Pronti per i 10 punti? 
Via che si va…


1. LA PRIMA SQUADRA.

La Prima Squadra

Chi di voi, intorno ai 13-14-15-16 anni non si è sentito frustrato, incompreso ed odiato dal mondo? Non fate i perfettini, tanto lo so che, almeno una volta, è capitato a tutti! Ed è proprio questa, strano a dirsi, l'idea che sta alla base della prima squadra di X-Men. Cinque adolescenti uniti nella propria diversità in un mondo che li teme e li odia. Certo, questi cinque adolescenti possiedono poteri, ma si sa, nessuno è perfetto!
Alla guida del team troviamo il professor Charles Xavier, potentissimo telepate, discendente di una ricca famiglia di Westchester (NY) dalla quale ha ereditato una enorme villa immersa nel verde, sede ideale della Xavier's School for Gifted Youngsters. Teoricamente l'istituto è una scuola privata per giovani particolarmente dotati, ma in realtà accoglie tra le sue pareti i giovani mutanti, individui nati con poteri derivanti dal proprio patrimonio genetico che generalmente si sviluppano durante la pubertà. 
E' così che ci troviamo a fare la conoscenza dei cinque X-Men originali:
- Scott "Slim" Summers, alias Ciclope, che spara raggi di energia dagli occhi. Abile stratega e per questo "leader sul campo" degli uomini-X, Ciclope ha perso i genitori in un incidente aereo che gli è costato, oltre la famiglia, anche la possibilità di controllare i propri poteri. Solo Xavier è riuscito a dotarlo di un paio di occhiali speciali che gli consentono di contenere le scariche di energia, accogliendo Scott sotto la sua ala protettrice.
- Robert "Bobby" Drake, alias Uomo Ghiaccio; c'è davvero bisogno che vi dica quali sono i suoi poteri? Giovane scapestrato, può trasformare il proprio corpo in NEVE (perlomeno nelle prime apparizioni) e generare scariche di ghiaccio dalle proprie mani. Viene salvato dal linciaggio di una folla inferocita da Xavier e Ciclope, che lo convincono ad "iscriversi" alla Scuola.
- Warren Worthington III, alias Angelo, dotato del potere del volo, grazie a due ali d'angelo che gli spuntano dalla schiena. Rampollo della famiglia Worthington, ricca e potente dinastia che non accetta la mutazione del giovane erede, Angelo veste, di notte, i panni del vigilante solitario finché, dopo un breve incontro-scontro con gli X-Men, decide di unirsi al gruppo.
- Henry "Hank" McCoy, alias Bestia, dall'aspetto "scimmiesco" dotato di forza ed agilità superiori, alluci opponibili e di un'intelligenza fuori dal comune. Tentato dalla promessa di un'istruzione superiore, Hank si lascia convincere dagli X-Men a diventare parte integrante della "prima classe", non prima di aver sconfitto, insieme ai suoi nuovi compagni di squadra, El Conquistador, un esploratore spagnolo del 14esimo secolo ancora in vita grazie alla Fonte della Giovinezza, che voleva conquistare il mondo (abbiate pazienza, su, erano gli anni '60!).
- Jean Grey, alias "Marvel Girl", telepate e telecineta. Scoperti i propri poteri all'età di soli dieci anni, a causa della morte di un'amica vittima di un incidente stradale, Jean viene indirizzata verso il professor Xavier dal proprio psichiatra. All'insorgere dei poteri, infatti, Jean ha iniziato ad isolarsi sempre di più e a cadere in depressione, anche per la perdita dell'amica. Solo il Professor X riuscirà ad aiutarla a controllare i suoi poteri e a spegnere "tutte le voci nella sua testa".



La prima classe vive delle avventure molto "leggere", anche se temi come la discriminazione raziale e la paura del diverso fanno comunque sempre da sfondo. Si scontrano, tra gli altri, con quella che diventerà la loro nemesi negli anni a venire: Magneto. Leader della "Confraternita dei Mutanti Malvagi", Eric Magnus Lehnsherr è sopravvissuto all'olocausto ed è convinto, al contrario di Xavier, che gli esseri umani debbano solo essere distrutti, schiavizzati o annientati, e che il futuro è della razza mutante. Come portabandiera del sogno di integrazione tra umani e mutanti del professor X, gli X-Men si scontreranno spesso con lui uscendo sempre vincitori ma temendo sempre un suo ritorno, ogni volta sempre più folle ed incattivito.

Per oggi vi saluto qui, proviamo a vedere se con un nuovo formato, più "leggero", riesco ad annoiarvi meno… Appuntamento a domani!